LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Salvatore Pizzo
Il richiamo

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

Mi manca il richiamo in queste notti:

s'allungano stinte fintanto che è l'alba

perversa e silente, come fosse troppo presto

a che si faccia sentire pure il merlo

in giardino saltellando con fruscio.

Trovo fosse un bene che la notte

fosse la notte. Ed avesse un richiamo

sebbene non ancora estiva.

Trovo che sia un bene che la notte

torni presto ad essere la notte

poeticamente viva e fracassona.

Trovo che sia lungo, estenuante

questo intervallo con passaggio di ovini

che si fanno contare scheletrici

pur di non dare il conforto del sonno.

 

Vorrei che si capisse una volta per tutte

che è tutto in questo non sfiorarsi di ombre

che sprizzano schiume di solitudini

fermentando nel contenitore in cui, il tempo

si fa monorotaia per manie e fissità

in deliquio privo d'interruttore

 

... vorrei

vorrei tanto che così fosse

 

 

Commento non visualizzabile perché l'utenza del commentatore è stata disabilitata o cancellata.

 Salvatore Pizzo - 08/05/2020 03:05:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Ferdi:
Felicissimo che incontri il tuo gradimento, mio caro vicino.
Grazie a te e di cuore.

 Ferdinando Giordano - 07/05/2020 15:06:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Giordano » ]

Questa tua linearità mi piace molto, Sal. E l’anafora e l’anadiplosi ti donano parecchio. Grazie, sempre.

 Salvatore Pizzo - 07/05/2020 00:52:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Grazia:
E’la contraddizione di questi giorni e queste notti,mia cara Grazia: da un lato il silenzio riconcilia con la riflessione, dall’altro inquieta con l’anomalia della forzatura ch’è sottesa al silenzio stesso. Una forzatura provocata da una situazione di pandemia che ha stravolto le nostre esistenze fino nel più profondo dei nostri animi.
Grazie di cuore con anche a te un abbraccio dei più cari

 Salvatore Pizzo - 07/05/2020 00:45:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Giovanni:
Sei gentilissimo, mio caro Giovanni. E le tue perole mi sono molto di conforto in questi momenti che, debbo ammettere, per me molto difficili.E’ bello anche e solo pensare quanto tu hai scritto. In fondo, per cosa scriviamo, se non per esserci in"un modo diverso e migliore", e in questo esserci trovarci un conforto all’idea che, ogni momento che passa, non si è più gli stessi?
Anche a te un caro saluto e grazie di cuore sempre.

 Salvatore Pizzo - 07/05/2020 00:31:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Alice:
Mi emoziona assai, oltre a tutto il resto, la chiusa del tuo commento, mia cara e indimenticata Alice...Che dirti se non che sono felicissimo di tornare a leggere di te?
Grazie di cuore con un abbraccio.

ps:mi mancano le tue poesie

 Salvatore Pizzo - 07/05/2020 00:24:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Laura:
Mi incanta questo tu definire la notte"grembo in cui stare vivi, poeticamente vivi". Non ricordo di aver mai sentito qualcosa di tanto bello. E sono felice che tu abbia voluto lasciarlo in calce ai miei versi modesti.
Lusingato assai ti ringrazio di cuore.
Anche a te un carissimo saluto che, ancor più, è un abbraccio di stima.

 Graced - 06/05/2020 17:10:00 [ leggi altri commenti di Graced » ]

La notte, generalmente è silenziosa, attualmente ancora di più, poiché in questo periodo siamo tutti ritirati per la paura dei contatti sociali. Lontani sono i tempi delle notti bianche, quando la notte era molto frequentata da coloro che, gioiosamente l’avevano adottata. Ma anche così, la notte ha il suo fascino, si possono assimilare i suoi sospiri, l’odore delle piante, sentire il movimento del mare. Si può godere della natura anche con i veri colori della notte. A me piace osservare il silenzio della notte, mi porta a riflettere con una tranquillità d’animo che mi rasserena. Speriamo che tutto torni presto alla normalità, così saremo contenti tutti. Un caro saluto Salvatore, Grazia!

 Giovanni Rossato - 05/05/2020 21:45:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Rossato » ]

Caro Salvatore, ci sarai e, voglio credere, in un modo diverso e migliore perchè il passaggio nella storia di un poeta non è mai solo quello di un mero osservatore, il suo compito è portare dal passato quel meglio che farà il futuro ancor più nuovo e migliore.
Un caro saluto.

 Laura Turra - 05/05/2020 09:08:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Ci sono molti versi che mi hanno colpito, Salvatore, in questo tuo bel testo dove la notte emerge come grembo in cui stare vivi, poeticamente vivi.
"Trovo fosse un bene che la notte / fosse la notte. Ed avesse un richiamo…"
Voglio credere che torni presto. Un carissimo saluto

 Salvatore Pizzo - 05/05/2020 00:57:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Giovanni:
Lo so, è paradossale: dove abito io non è mai stato così vivo la sera. Fuori dalle finestre si sentono le persone parlare, incazzarsi, scherzare… come tante e tante vite fa. Però la notte non vola una mosca per le strade.Quel che è venuto meno, per quanto mi riguarda, non è tanto la movida, gli ubriachi,il traffico, bensì il potere abitare la notte per le strade, sentendosì un po’ come a casa propria. A me piaceva molto passeggiare di notte. Adesso sento che non potrà più essere, a meno che non si risolva del tutto il problema pandemico. Ma, anche così, dubito che riesca a respirare ancora la notte come prima. Sì, come tu ben dici:"torneranno i prati",<son già là per noi>.Il problema è che non ci sono più io per essi.
Grazie di cuore








 Giovanni Rossato - 04/05/2020 23:57:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Rossato » ]

Vorrei tanto che così fosse anch’io.
Grazie Salvatore, non "torneranno i prati", son già là per noi

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
 
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.